In forma e attivi anche dopo l’estate

È arrivato l’autunno. Pietro ripensa all’estate ormai finita: quel mese dai nonni con il fratello e i cugini fatto di pomeriggi interi in bicicletta, a nuotare e persino a pattinare! I nonni sono apprensivi ma grazie alla terapia di profilassi fatta regolarmente ha potuto fare tutte queste attività; Pietro, infatti, ha sette anni e l’emofilia A grave.

 

Ora, invece? Giornate corte e fredde, scuola e compiti. La voglia di andare in bicicletta e pattinare proprio gli è passata… E il nuoto non lo sopporta più! Quindi non gli resta che guardare la tv e divertirsi con i videogiochi.

 

Oggi è il giorno di check-up al Centro Emofilia. Qui Pietro ritrova Alessandro, un suo coetaneo che non vedeva da qualche tempo. Anche lui ha l’emofilia A. Si mettono a parlare di vacanze e, tra una chiacchiera e l’altra, Alessandro dice che l’anno scorso ha iniziato uno sport che lo sta appassionando moltissimo, tanto che è quasi contento sia iniziato nuovamente l’autunno: il fioretto!

 

È il turno di Pietro: il medico lo chiama in ambulatorio e gli chiede come sta, se prosegue con la profilassi in modo regolare, se ha qualche problema o fastidio a livello articolare e se fa attività fisica. Insomma, le solite domande! Segue poi la valutazione muscolo-scheletrica con il fisioterapista, l’ortopedico e l’ecografia articolare. Non va poi così male, le sue articolazioni sono “in ottima forma” come dicono gli specialisti muscolo-scheletrici.
Però c’è l’aspetto dell’attività fisica e Pietro ammette di aver fatto tanto in estate ma di non averne più voglia, ora che è arrivato il freddo. Poi chiede, timidamente, di poter fare qualche sport che non sia il nuoto o i soliti “esercizi da riabilitazione” — come li definisce lui — portando l’esempio di Alessandro e della sua passione per il fioretto. La mamma, presente durante la visita, si lamenta che Pietro sta sempre davanti alla tv o a giocare con i videogame e che si rifiuta di andare in piscina. Il medico del Centro, una volta visto lo stato articolare di Pietro, propone quindi di fare una visita con il medico dello sport.

 

Ora è gennaio, uno di quei mesi freddi e umidi. Pietro è però indifferente al meteo e non ha più tempo per pensare con nostalgia all’estate. Oggi è martedì, quindi scuola, compiti e allenamento… Sì, perché dopo il colloquio con il medico dello sport ha scelto una nuova attività sportiva: sollevamento pesi (ovviamente “leggeri”, data la sua giovane età). Si allena regolarmente tre volte la settimana e, per mantenersi in forma, ha anche voglia di fare esercizi di rinforzo muscolare e stretching a casa. Sempre sotto adeguata copertura con il fattore, come concordato con il suo medico!

Ormai è noto a tutti che l’attività sportiva è importante anche per i più piccoli. L’emofilia non deve essere un ostacolo all’attività fisica, anzi!

 

Il movimento rafforza i muscoli, protegge le articolazioni e preserva da complicanze legate alla sedentarietà e al sovrappeso.
È importante però programmare insieme con i vostri figli e i medici del Centro, e in modo consapevole, l’attività fisica che deve essere praticata tutto l’anno, non solo durante la stagione estiva.

 

Ricordate inoltre che, dopo un periodo di inattività, non si può pretendere di fare sport come un atleta professionista! Se durante l’inverno i vostri bambini non hanno fatto molto sport o sono stati sedentari, è necessario che riprendano l’attività fisica in modo graduale.

Non esiste solo il nuoto per chi ha l’emofilia! È vero che il nuoto ha innegabili vantaggi, tuttavia si possono scegliere altre attività sportive adatte al vostro bambino. L’importante è valutare attentamente con i professionisti del Centro che cosa è meglio per loro, con un occhio di riguardo alle loro articolazioni (per esempio, se hanno già qualche articolazione bersaglio interessata da emartri) e uno sguardo ai loro interessi.

Che esercizi fare per la salute delle articolazioni?

Attività fisica su misura

Una regolare profilassi, come fa Pietro, è fondamentale per evitare sanguinamenti e danni articolari.
Il medico del Centro Emofilia può confermare o modificare lo schema di profilassi sulla base degli esami di laboratorio, dello stato di salute e delle abitudini di vita. Il fisiatra e il fisioterapista possono dare le opportune indicazioni per esercizi di rinforzo dei muscoli meno utilizzati ma altrettanto importanti per proteggere le articolazioni. È altresì fondamentale valutare la salute articolare anche con l’ecografia, in modo da evidenziare iniziali danni articolari che, se non trattati subito, possono evolvere in artropatia emofilica.

 

Solo così il medico dello sport può indicare delle attività sportive praticabili anche da chi ha l’emofilia, in collaborazione con fisiatra e ortopedico che valutano lo stato articolare, la postura, la capacità di muoversi.
Possono consigliare eventuali esercizi di fisioterapia e identificare quali articolazioni, se ce ne sono, è preferibile non sovraccaricare con l’esercizio sportivo. Per esempio, potrebbero sconsigliare il tennis in caso di artropatia importante al gomito.

Ricordatevi sempre che al Centro Emofilia potete trovare molte figure professionali che hanno a cuore lo stato di salute dei vostri figli: vi sapranno aiutare a trovare lo sport “giusto” anche per i più piccoli!