Quando si verifica un sanguinamento articolare è importante agire tempestivamente e infondere quanto prima il fattore di coagulazione dalla comparsa dell’emartro: l’infusione entro 2 ore è utile per limitare il più possibile danni come infiammazione, dolore, immobilità dell’arto colpito e difficoltà nel tornare a muoverlo.
Se necessario, ripetere la somministrazione del fattore di coagulazione fino a quando il sanguinamento non sarà scomparso.
Per tutti questi motivi, se hai in programma di stare lontano da casa per qualche giorno, o anche solo molte ore, ricorda sempre di portare con te una somministrazione di scorta!
Di seguito potrai trovare alcuni utili suggerimenti per affrontare un sanguinamento articolare. Ricorda di chiedere sempre il parere del tuo medico, che saprà consigliarti ciò che è più adatto alle tue esigenze.
Un uso appropriato del fattore consente di prevenire gli emartri, ridurre il dolore e, più lentamente e a seconda della quantità di sangue presente, promuovere la scomparsa dell’infiammazione e la ripresa della normale funzionalità dell’arto coinvolto.
Che esercizi fare per la salute delle articolazioni?
Posizionare una borsa del ghiaccio sulla zona colpita può aiutarti ad alleviare il dolore e ridurre l’entità del sanguinamento. Per quanto tempo? Per brevi periodi di 5-15 minuti durante le prime 6 ore dal sanguinamento.
Non applicare mai il ghiaccio a diretto contatto con la pelle, usa un panno.
Se l’emartro colpisce ginocchia o caviglie, è bene stare a riposo. Utilizza le stampelle per camminare e per aiutarti quando ti sollevi in piedi dopo essere stato seduto. Riprendere presto il movimento è importante, ma serve grande cautela!
Nei 3-5 giorni successivi non sforzare né caricare il peso sulle articolazioni interessate. Evita anche di sollevare oggetti pesanti fino a quando il sanguinamento non si sarà risolto!
Sollevare l’arto sopra il livello del cuore aiuta a far allontanare il sangue dall’articolazione grazie alla forza di gravità, riducendone così il gonfiore.
In più puoi
Ricorrere a un bendaggio contenitivo, preferibilmente all’ossido di zinco, e/o a un tutore (diverso per ogni articolazione) che riduca al minimo l’ampiezza del movimento articolare. Attenzione a non stringere troppo le bende per evitare una compressione eccessiva dell’articolazione interessata!
Ricorda che il tutore andrà poi rimosso dopo 1, 2 o 3 giorni!
Indossarlo troppo a lungo può ridurre ancora di più la forza dei muscoli dell’arto interessato, allungando i tempi di recupero e il numero di ore di fisioterapia da dedicare alla sua ripresa funzionale.
Se utilizzi un tutore per il ginocchio o il gomito, cerca di estendere l’articolazione interessata il più possibile: altrimenti potresti avere sempre più difficoltà, in caso di emartri successivi, a recuperarne appieno la capacità di movimento.
In particolare, nel caso del ginocchio, se non usi il tutore ma sei costretto a letto, puoi usare un cuscino da mettere tra il ginocchio e il materasso, ma ricordati di toglierlo nei giorni successivi.
Nei casi di emartro grave, per portare sollievo e rendere più veloce la guarigione, è possibile che sia necessario aspirare il sangue accumulato nell’articolazione con l’aiuto di una siringa. Questa operazione si chiama artrocentesi. È preferibile intervenire con questa procedura entro le prime 24 ore dall’emartro e sempre con un’adeguata copertura del fattore di coagulazione.
Ascolta sempre le raccomandazioni del tuo medico per capire come prenderti cura al meglio di te stesso in caso di un emartro.
Per ottenere ulteriori informazioni su come puoi gestire un emartro assieme al tuo medico, consulta questa sezione.