Proteggere le articolazioni con uno stile di vita attivo: la parola all’esperto

Prendersi cura di sé passa anche attraverso uno stile di vita attivo, che però non significa solo svolgere attività sportiva. Il Dott. Valter Passeri, Fisiatra esperto nella riabilitazione dell’artropatia emofilica, ci spiegherà perché è importante non cedere alla tentazione della sedentarietà, soprattutto per preservare la salute delle proprie articolazioni.
Per sentirti libero, ogni giorno, basta poco… Con semplici gesti, da compiere passo dopo passo.

Il movimento è vita

L’importanza dell’attività sportiva

Alimentazione: in che modo mi può aiutare?

Consigli utili alla salute delle mie articolazioni

Per avere le energie necessarie a svolgere tutte le attività quotidiane, il nostro corpo ha bisogno di un apporto equilibrato di sostanze nutrienti, quali carboidrati, proteine, grassi, acqua, vitamine e minerali.
Abitudini alimentari corrette possono aiutarci a mantenerci in forma e controllare il peso corporeo.

Per chi vive con l’emofilia, un obiettivo importante è preservare le articolazioni, in modo che siano forti e sane. Raggiungere e mantenere un peso corporeo adeguato è un primo passo verso questo obiettivo. Infatti, un eccessivo peso corporeo aumenta lo stress a carico delle articolazioni, in particolare quelle di ginocchia e caviglie, rischiando di favorire i sanguinamenti articolari. Attenzione però. Anche un peso corporeo troppo scarso può provocare danni, in particolare problemi alla muscolatura che rischia di non essere adeguatamente sviluppata, con importanti conseguenze sul benessere articolare.

Può capitare di essere costretto a lunghi periodi di inattività dovuti, per esempio, all’insorgenza di emartri acuti, con la necessità di immobilizzare l’arto colpito oppure di dover ricorrere a un riposo forzato. Anche in caso di uno stile di vita sedentario, un’alimentazione mirata può essere d’aiuto per combattere l’atrofia, ovvero la riduzione del volume dei muscoli, e per rendere più veloce la guarigione.

 

Un’alimentazione bilanciata, inoltre, aiuta a combattere possibili carenze di ferro e altri nutrienti coinvolti nella produzione dei globuli rossi, le cellule che danno il tipico colore al sangue, come per esempio rame, vitamina C, vitamina B12, vitamina B6 e acido folico. Tra i cibi a elevato contenuto di ferro puoi considerare: carne rossa magra, pollame, fegato, vegetali verdi a foglia (come l’insalata), broccoli, fagioli secchi, cereali e uvetta. Consuma questi alimenti secondo le indicazioni del tuo medico, abbinandoli a fonti di vitamina C (come il succo d’arancia o i kiwi) che aiuta il tuo organismo ad assorbire più facilmente il ferro assunto.
Limita, invece, alimenti che contengono sostanze nutrienti che potrebbero interferire con la coagulazione, per esempio integratori a base di olio di pesce e vitamina E.

 

L’importante è che, prima di effettuare qualsiasi rilevante modifica alla tua dieta, ne parli sempre con il tuo medico.

Qui puoi trovare alcuni brevi consigli da seguire per una sana alimentazione. Immagina che il tuo piatto sia suddiviso in 4 parti, come nell’immagine qui accanto, e usale per creare ogni giorno pasti sani e bilanciati.

 

  • È bene che la porzione principale del tuo piatto sia composta da ortaggi e frutta.
    Scegline di varietà e colori diversi.
  • Preferisci i cereali integrali (per esempio pane, pasta e riso integrali) rispetto a quelli raffinati (come riso e pane bianco).
    L’ideale sarebbe mangiare circa la stessa quantità di cereali e proteine.
  • Scegli le proteine sane presenti in pesce, pollame, legumi e semi oleaginosi (come semi di girasole, di zucca o di lino) piuttosto che quelle derivanti da carni grasse, formaggi o salumi.
  • Utilizza oli sani per cucinare e condire i piatti, come l’olio di oliva, di mais o di girasole e limita il burro.
  • Bevi acqua, tè o caffè (con poco o niente zucchero). Limita latte e latticini a 1-2 porzioni al giorno e i succhi di frutta a non più di un bicchiere piccolo al dì, preferendo quelli non zuccherati e limitando quelli con zuccheri. Evita le bevande zuccherate.

 

Leggere le etichette nutrizionali presenti sui prodotti confezionati che acquisti può aiutarti a pianificare una dieta sana e bilanciata, consentendoti di tenere sotto controllo la quantità di grassi, carboidrati, sale e colesterolo presenti nei cibi.

 

Ricordati che è più facile ottenere risultati migliori e duraturi cambiando a poco a poco le proprie abitudini alimentari. Ecco alcuni consigli che ti possono essere d’aiuto!

 

  • Mangia più frutta e verdura: preferisci frutta arancione e verdure con foglie verde scuro, perché sono ottime fonti di vitamine e minerali e possono essere consumate come spuntino. Fai però attenzione a non esagerare nell’aggiunta dei condimenti (grassi e sale) e dello zucchero.
  • Aumenta il consumo di cereali integrali: aiuterà a saziarti prima, ad abbassare i livelli di colesterolo e stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue.
  • Scegli preferibilmente latticini con basso contenuto di grassi: latte scremato o formaggi freschi contengono vitamine, minerali e calcio. Se non consumi latticini, l’insalata iceberg, le arance e le mandorle sono ottime fonti alternative di calcio.
  • Preferisci cotture più sane come la bollitura o la grigliatura, anziché il fritto, quando cucini carne o pesce.
  • Semi e frutta secca forniscono proteine e sono ricchi in fibre e a basso contenuto di grassi.
  • Riduci le porzioni ed evita il cosiddetto “cibo spazzatura”… anche se più goloso!

 

Ascolta sempre i consigli del tuo medico in merito all’alimentazione più adeguata alle tue condizioni.

Bibliografia a supporto

Atrofia, Treccani http://www.treccani.it/vocabolario/atrofia/ ultimo accesso in data 27/04/2020.

Hemophilia News Today. Nutrition in Hemophilia https://hemophilianewstoday.com/living-with-hemophilia/nutrition-in-hemophilia/ Ultimo accesso in data 27/04/2020.

Hemophilia of Georgia. The Hemophilia Handbook https://www.hog.org/handbook/section/5/nutrition Ultimo accesso in data 27/04/2020.

Il Piatto del Mangiar Sano (versione italiana), Harvard University https://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/healthy-eating-plate/translations/italian/ Ultimo accesso in data 27/04/2020.

Lobet S, et al. Haemophilia 2016;22:e545-75.

National Hemophilia Foundation. Nurses’ Guide to Bleeding Disorders, Wellness in Persons with Bleeding Disorders 2012.

Wilding J, et al. Obesity Reviews 2018;19:1569-84.

Viaggiare in sicurezza è possibile

Anche se avere l’emofilia richiede maggiori attenzioni per noi stessi e nella gestione della vita quotidiana, non significa dover limitare i nostri viaggi e spostamenti insieme ai nostri cari e amici.

 

Viaggiare in serenità è possibile, basta seguire alcuni semplici accorgimenti e considerare alcuni aspetti prima della partenza, così da non trovarsi impreparati in caso di difficoltà.

 

Pianifica e prepara il viaggio con attenzione e per tempo: ti aiuterà a non perdere di vista aspetti importanti per la tua sicurezza e a ridurre le tue preoccupazioni per la tua salute e quella di chi ti accompagna.

Che cosa devo mettere in valigia?

Porta con te una quantità adeguata di farmaco definita in accordo con il tuo medico, tenendo conto della durata del viaggio, della tua capacità di autosomministrazione, del piano di cura per la tua terapia e della disponibilità in loco del farmaco. Considera nel conteggio anche qualche confezione in più, in caso di imprevisti.

Etichetta in maniera chiara le tue medicine e conservale separatamente in un bagaglio a mano da portare sempre con te. In questa maniera, le avrai sottomano al momento del bisogno, anche nel caso in cui la tua valigia venga persa. Segui sempre le indicazioni presenti sul foglietto illustrativo per conservare il farmaco nella maniera più sicura possibile.

Se viaggi in aereo, ricordati che i medicinali possono essere portati con te insieme al bagaglio a mano. Al momento del controllo dei bagagli, se ci sono materiali che non possono essere esposti ai raggi X, fallo presente agli addetti e richiedi che il bagaglio venga ispezionato a mano.

Chiedi al tuo medico di prepararti una lettera di viaggio che segnali la tua condizione di salute e i farmaci che ti sono necessari. In questa maniera sarai sicuro di avere il permesso di portare con te i medicinali in caso le autorità lo richiedessero. Se viaggi all’estero, il consiglio è di tradurre la lettera sempre in inglese e anche nella lingua parlata nel luogo in cui ti stai recando.

Prepara e porta con te una lista dei centri emofilia presenti nelle località in cui ti recherai. Puoi consultare i centri emofilia e le associazioni pazienti del mondo cliccando qui.

Non dimenticare di avere sempre con te una copia dei tuoi documenti con le informazioni medico-sanitarie e di contatto. Soprattutto se viaggi da solo, è meglio indossare un bracciale medico identificativo che aiuti il personale sanitario durante un’eventuale emergenza.

Confrontati sempre con il tuo medico sui tuoi piani di viaggio per assicurarti di essere nelle condizioni di salute migliori per affrontarlo in serenità.

Bibliografia a supporto

CDC, 2019 Travel Safe with a Bleeding Disorder.

National Hemophilia Foundation, 2013 Nursing Working Group – Nurses’ Guide to Bleeding Disorders.

Praticare regolarmente uno sport

Quali sport offrono i maggiori vantaggi?

Vivere liberi con l’emofilia significa anche poter scegliere quale sport ci piace di più praticare, quale ci fa sentire meglio, a livello fisico e mentale.

 

Al fine di poter decidere con maggiore consapevolezza e sicurezza, è importante seguire alcuni accorgimenti, primo tra tutti quello di valutare, assieme al proprio medico di fiducia, quali siano le capacità e l’attuale condizione fisica.

 

Gli esperti consigliano, infatti, alle persone con emofilia di praticare esercizio fisico per almeno 30 minuti dalle 2 alle 4 volte a settimana. Consulta però sempre il tuo medico per accertarti delle tue condizioni fisiche.

Come scegliere lo sport da praticare?

Prima di scegliere uno sport, prova a pensare a che effetti potrebbe avere sul tuo corpo. Quali muscoli e quali articolazioni coinvolgerà? In caso di sport di gruppo, quanto contatto ci sarà tra te e gli altri giocatori?
Quanto sarà sicuro?

 

Non tutti gli sport sono uguali! Per esempio, fare sci di discesa è molto diverso dal praticare sci di fondo, dove è possibile controllare maggiormente gli sci e i rischi di cadute o incidenti ad alta velocità sono inferiori.

 

Non scoraggiarti se non riesci a trovare subito lo sport che fa per te, ma provane diversi! Ricorda che nessuno sport sarà mai totalmente privo di rischi per chi lo pratica (anche per chi non ha l’emofilia!), ma tieni presente che i benefici che l’attività fisica offre sono superiori ai rischi. L’importante è che questi rischi siano riconosciuti e presi in considerazione prima di intraprendere qualsiasi sport.

 

Ecco alcuni consigli per te per praticare sport in sicurezza:

  • Scegli tra i numerosi sport non di contatto quali nuoto, camminata, jogging o golf ma anche tiro con l’arco, bicicletta e vela. Il nuoto è considerato lo sport migliore, perché rafforza i muscoli in sicurezza senza sforzare le articolazioni.
  • Preferisci programmi di sport organizzati, nei quali si prevede un equipaggiamento di protezione adeguato (come l’uso di tutori, ginocchiere o casco) e un’adeguata supervisione.
  • L’impatto di alcuni sport può essere ridotto scegliendo, per esempio, di praticarli su sabbia o con palloni più leggeri, come nel caso del beach volley.
  • Prima di cominciare ogni attività fisica, dedica del tempo per riscaldare i muscoli, senza compiere movimenti esagerati oltre il tuo normale grado di flessibilità. Puoi ricorrere allo stretching anche al termine dell’attività per favorire il defaticamento muscolare.
  • Attività quali calcio, rugby o wrestling in cui è previsto un contatto anche violento con gli altri giocatori, così come sport che prevedono attività ad alta velocità (per esempio sci di discesa o motocross), è bene vengano evitati per il rischio di lesioni potenzialmente gravi che si possono verificare, soprattutto se il fattore di coagulazione non fornisce un’adeguata protezione. È in ogni caso fondamentale che ne parli con il tuo medico, insieme troverete la soluzione migliore per te.

Ricorda che l’età non è un limite. Anche se non sei più un ragazzino, puoi praticare sport: i più consigliati sono il nuoto e la bicicletta.

IL SEMAFORO DEGLI SPORT

Per aiutarti a scegliere quali sport puoi praticare in sicurezza e quali invece è meglio evitare, ne trovi alcuni elencati di seguito a seconda del grado di sicurezza.

 

Il semaforo verde indica che si possono praticare in sicurezza, quello rosso che sono da evitare, perché più pericolosi, mentre in giallo gli sport che dipendono dal tuo stato di salute e dalle tue abilità.

Camminata
Nuoto
Bicicletta
Ballo
Golf
Pesca
Tennis da tavolo
Escursionismo
Tiro con l’arco
Esercizi di allenamento cardiovascolare (ellittica o cyclette)
Tai-Chi
Snorkeling
Yoga
Canottaggio

Calcio
Pallacanestro
Pallavolo
Corsa
Tennis
Jogging
Sci di fondo
Equitazione
Pattinaggio su ghiaccio
Arti marziali
Mountain-bike
Rafting
Pattinaggio su rotelle
Skateboard
Atletica leggera
Sci d’acqua
Sollevamento pesi
Immersioni

Motociclismo
Arrampicata
Pugilato
Tuffi
Rugby
Hockey
Wrestling

Attenzione!

Qualsiasi sport tu scelga di praticare, assicurati di poter avere sempre a disposizione un pronto intervento medico e una dose di farmaco in caso di incidenti o sanguinamenti.

Sii consapevole che anche sport non di contatto, quali per esempio la corsa o il tennis, prevedono movimenti ripetuti che possono mettere sotto sforzo alcune articolazioni più delicate e portare infiammazione della cartilagine e conseguente sviluppo di emartro.

Prima di iniziare a praticare qualsiasi sport o attività fisica, assicurati di confrontarti con il tuo medico di fiducia.

Bibliografia a supporto

Hemophilia of Georgia. The Hemophilia Handbook https://www.hog.org/handbook/section/5/sports-and-recreation. Ultimo accesso in data 27/04/2020.

Howell C, et al. Translational Pediatrics 2017;6(3):174-80.

Negrier C, et al. Hemophilia 2013;19:487-98.

World Federation of Hemophilia (WFH), 2012 Guidelines for the Management of Hemophilia 2nd edition.